Nel gennaio del 1921 Lawrence sbarca in Sardegna con molte aspettative e anche una vaga idea di potersi stabilire nell'Isola. Ma l'irrequietudine del grande scrittore inglese, nonché irriducibile viaggiatore, toccherà anche la terra sarda: durerà nove giorni il suo itinerario che si distende da Cagliari a Olbia-Terranova passando per le Barbagie, in compagnia della moglie Frieda. Nove giorni in una Sardegna impressionisticamente ma non a torto percepita in bilico fra arcaicità e modernità, alla ricerca di un "autentico" e di un "singolare" minacciati dall'incombente livellamento culturale, sempre avversato da Lawrence. Ma anche questo viaggio in Sardegna è per lo scrittore soprattutto un viaggio mentale, dove il dato realistico, l'osservazione umana ed ambientale, l'esperienza del viaggiatore insomma, provocano sempre una riflessione sul proprio fare e stare al mondo.
Librerie Coop
Continuando il discorso intrapreso con il testo "Sardegna, pagine di archeologia negata", questo libro analizza il resoconto di ricerche effettuate nei più disparati campi della conoscenza storico-archeologica della magnifica isola. Alfabeti, scrittura, aspetti di vita e di cultura enogastronomica, bevande alcoliche, strade e vie di comunicazione, rapporti con terre lontane e altro ancora, sempre e solo sulla base di riscontri obiettivi, verificabili da chiunque. Un viaggio incredibile, a tratti spettacolare, in una realtà del tutto sconosciuta, ignorata quasi completamente dall'archeologia ufficiale, che appassionerà Lettrici e Lettori con la medesima intensità con cui ha appassionato anche l'autore, con, alla fine, la sempre più indubitabile convinzione che quella sarda antica sia stata davvero una civiltà straordinaria, migliaia di anni prima dello sviluppo di Roma, e i cui lasciti caratterizzano ancora oggi la nostra quotidianità, le nostre abitudini, il nostro modo di scrivere e di parlare.
Librerie Coop
L'icona è arte sacra, teologica. Nasce in Oriente con Cristo, affonda le sue radici nelle Scritture, passa al vaglio dei concili e si afferma in tutta la cristianità. Attraversa i secoli ma ne restano intatti il messaggio e la bellezza; è una finestra sulla realtà trasfigurata, il luogo dell'incontro col mistero. Fonte di ispirazione per l'Avanguardia russa del XX secolo che ne diffonderà la conoscenza nell'Occidente contemporaneo, l'icona rappresenta, ancora oggi, un mezzo di ricerca di spiritualità ed estetica in un mondo in cui dilagano materialità e immanenza. Il volume racconta come l'arte dell'icona, con le sue valenze artistiche e simboliche, si sia innestata sulla cultura sarda che ha respirato l'aria di Bisanzio già dal VI al X secolo, quando il Mediterraneo era lo specchio di mare su cui affacciavano i paesi dell'Impero. Un suggestivo percorso di immagini illustra il cammino di ricerca dell'autrice nato dallo studio dell'iconografia cristiano-orientale che, da Venezia a Ravenna, dall'Armenia alla Grecia e ai Balcani, ha fornito le conoscenze utili a far rifiorire in Sardegna questo particolare tipo di arte con un linguaggio autonomo radicato nell'humus dell'isola, che non può prescindere dalla sua collocazione geografica e che esprime i valori universali dell'icona e la specifica identità del luogo in cui essa nasce.
Librerie Coop
Da "La madre che cuce" di Mario Sironi alle "Geografie" di Maria Lai, dalle vedute di New York di Costantino Nivola alle campagne grafiche per l'Olivetti di Giovanni Pintori, la collezione del MAN_Museo d'arte della Provincia di Nuoro è la più prestigiosa raccolta d'arte contemporanea della regione con particolare attenzione all'arte sarda, che ripercorre la storia del Novecento dagli albori alle tendenze contemporanee più sperimentali del nostro secolo. Attraverso una selezione di 100 opere esemplari, il volume offre la possibilità di scoprire la ricchezza e la varietà di un patrimonio artistico in continua crescita, che consta di oltre ottocento opere fra dipinti, sculture, disegni, fotografie, video e installazioni. Una guida pratica e maneggevole propone, mediante schede sintetiche ma esaustive, il panorama dell'ampia collezione di un museo che da oltre vent'anni si interroga sul passato mantenendo al contempo un'attenzione verso i linguaggi innovativi, in un dialogo costante fra la memoria storica, arcaica, tradizionale, fortemente radicata e intensa della terra sarda e gli orizzonti emergenti del continente.
Librerie Coop
Il Premio Nobel Grazia Deledda ci fa sedere a tavola nella casa di due bambine la sera della Vigilia di Natale. Lia e Felle sono in trepidante attesa di un misterioso regalo mentre intorno a loro impazza la tradizione sarda del Natale, cose buone da mangiare, dolcetti a forma di cure e tutta l'emozione per la nascita di Gesù. Una famiglia di umili origini, la vita dei pastori sardi, tutta la potenza letteraria dell'unica scrittrice italiana ad aver vinto il Nobel. Pubblicato per la prima volta nel 1930, questo racconto senza tempo ci fa rivivere l'atmosfera, il calore e la magia della festività più importante dell'anno. Questo volume fa parte della collana da "taschino" I fiammiferi, la biblioteca lillipuziana di Coppola editore. Grandi classici e chicche in piccolo formato da 6,5 cm x 13 cm.
Librerie Coop
I temi che costituiscono questa raccolta di saggi sono in parte familiari allo jungeriano fedele, ma qui si caricano di forza irresistibile, e l'incalzare delle idee, raggiunto il vertice di densità e d'intensità, si conclude sempre con un aforisma luminoso e trasparente che ogni volta sembra riassumere il significato supremo. Il tema più nuovo per il lettore italiano è quello che si articola in una formidabile architettura logica e insieme temeraria in "Linguaggio e autonomia": il reciproco rapporto di mimesi e di specchio tra il linguaggio e la struttura del corpo umano. Quel saggio coabita con folgoranti pagine di diario, nate da soggiorni in terre solari, neolatine. La parte primaria è assegnata all'Italia, e in particolare alla sua terra storicamente più tenuta ai margini, la Sardegna. Con la "trilogia sarda" si armonizza perfettamente il grandioso affresco di "Una mattina ad Antibes": l'immagine della Provenza marittima sfolgora di colori diversi, ma ne balena un simile luccichio di abitatori degli abissi marini o del fogliame o delle altezze montane e celesti. Un diario più breve è "Balcone sull'Atlantico", nato da un soggiorno a Lisbona. Pagine che sono un ponte tra la forma del diario e la critica d'arte che raggiunge altezze sovrane nel saggio che chiude la raccolta dedicato all'opera di Alfred Kubin: un'arcata gotica dai colori nordici, eccentrica rispetto a gran parte del libro, e proprio per questo fortemente saldata.
Librerie Coop