I numeri sono protagonisti di una grande avventura che ha inizio migliaia di anni fa nella civiltà babilonese, in quella egizia, in Cina, e poi nella cultura inca e maya. Numeri che esprimono rapporti indicibili per i seguaci di Pitagora. Simboli per il nulla e cifre arcane che dalle regioni dell'India vedica si diffondono in Occidente e nel resto del mondo. Astratti interpreti di una storia al tempo stesso sacra e profana, dove la perfezione della Creazione si coniuga con i libri mastri dei mercanti medioevali, e i loro numeri "falsi" con i numeri reali e immaginari creati dalla fantasia dei matematici.
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Titel: Der Babylonische Talmud, Untertitel: Ein Zugang zur wichtigsten Quelle der jüdischen Religion., Einband: Buch, Autor: Gerold Necker, Verlag: Marix Verlag, Sprache: Deutsch, Seiten: 464, Maße: 216x152x45 mm, Gewicht: 666 g, Verkäufer: bochumer-buchshop, Schlagworte: Judentum / Religion Judentum Weltreligionen / Judentum Hebräisch Israel / Sprache Ivrit Judentum / Sprache / Hebräisch Religionsgeschichte Thora Tora - Thora Rabbiner Alltag Frömmigkeit Gespräch Judaika Judentum Mischna Philosophie Rabbiner Religion Religionsgesetze Synagoge Thora Weisung.
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La passione profonda di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) per i libri è svelata dai numeri della sua biblioteca - la più ampia posseduta da un umanista alla fine del Quattrocento -, dai contenuti e dai segni di lettura lasciati sui libri letti, sia suoi che di altri. Pico ha speso il suo ingente patrimonio raccogliendo opere di ogni branca dello scibile umano, dai classici greci e latini alla scolastica, dalle opere di Platone e Aristotele, Avicenna e Averroè, alle molteplici versioni della Bibbia, oltre a testimoni del Talmud e del Corano. Questo libro rinnova l'interesse per la biblioteca di Pico, considerata a lungo perduta, sulla scorta degli scenari aperti da studi recenti, apportando nuova linfa a future, e auspicabili, indagini storiche e filologiche. Le ricerche di Saverio Campanini, Daniele Conti, Amos Edelheit, Sebastiano Gentile, Daniela Gionta, Fabrizio Lelli, Paola Megna, Giovanna Murano e Agata Pincelli inquadrano l'argomento illuminando aree ancora inesplorate, spaziando dalle fonti scolastiche a quelle arabo-ebraiche, dalle presenze sinesiane all'inventario vaticano dei libri dell'umanista.
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The Babylonian Talmud; original text: Vol. 1 (Paperback or Softback). Format: Paperback or Softback. Condition Guide. ISBN: 9783337756079. Your source for quality books at reduced prices. Item Availability.
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Per Borges Biblioteca Universale è un altro nome dell'Universo, per il Talmud l'Universo è l'Altro Libro di Dio: immagini impegnative per descrivere quell'atto personale, esclusivo, che spesso è la lettura. Ma ogni lettore ne riconosce la precisa verità. Nata ancor prima della scrittura, messa alla prova da incendi, censure e proibizioni, la lettura ha attraversato cambiamenti tecnologici (dalle tavolette ai rotoli, dai codici ai libri rilegati, fino agli ebook), sociali (dal manoscritto costoso e per pochi al libro stampato, economico e popolare), addirittura neurologici (dalla lettura silenziosa che rende possibile uno scambio privato col testo, a quella su schermo che plasma le reti neuronali). Scriverne la storia non è possibile, perché, per fortuna, la sua è una storia senza fine. Ma si può raccontare una storia della lettura, come ha deciso di fare Alberto Manguel in questo libro, ormai un classico, ora riproposto in una nuova edizione ampliata e aggiornata. Soggettiva e unica, questa storia ha la libertà propria di ogni lettore. Nessun tracciato cronologico, ma capitoli tematici ricchi di aneddoti, annotazioni personali, storie gustose e personaggi indimenticabili. Chiamando in causa Plinio, Cervantes, sant'Agostino, Colette, Kafka, Whitman e tantissimi altri scrittori/lettori che affollano l'Indice finale in una sorta di magnifico 'catalogo degli affetti', Manguel (e noi con lui) riconosce al lettore d'ogni tempo la sua primazia, il suo potere di leggere il mondo dandogli un senso e un ordine, e più d'un briciolo di follia. «Grazie a questa attività magica, senza tempo e senza limiti, quello che leggiamo e il modo in cui leggiamo diventano, in un senso molto concreto, ciò che chiamiamo Universo. Borges aveva avuto l'intuizione giusta».
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We study the Talmud, poring over its pages, cherishing its every word. But do we know very much about its background?. A brief essay on the history of the printings of the Talmud. TheIggeres Rav Sherira Gaon in Aramaic and English translation, with explanatory notes.
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"Sapienza straniera" è il modo in cui spesso è stata definita la filosofia all'interno della tradizione ebraica e così è chiamata nei testi più antichi. Ma davvero essa è una sapienza straniera all'ebraismo? L'autrice propone un'inedita presentazione della filosofia ebraica, partendo dalla convinzione che per comprendere quest'ultima sia necessario soffermarsi su quell'entroterra culturale, rappresentato essenzialmente dalla tradizione orale e dai testi fondanti in cui essa sfocia, che fa da sfondo ma anche da presupposto alla filosofia stessa. Mentre la relazione con le culture prossime, soprattutto quelle islamica e cristiana, e con le fonti filosofiche sia greche che islamiche, è stata studiata in modo approfondito, invece il rapporto della filosofia con la cultura tradizionale antecedente non risulta finora sufficientemente messo in luce. Luciana Pepi sceglie, dunque, di approfondire tale aspetto, evidenziando come alcuni elementi dell'ebraismo e dell'antica ermeneutica del testo biblico, basata sulle infinite interrogazioni, sulla ricerca minuziosa ed attenta al minimo dettaglio, la logica del Talmud, risuonino nei testi dei filosofi ebrei di svariate epoche...
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[Rubenstein's] style of writing is remarkably clear and deserves special recognition. His familiarity with the aggadot he analyzes, his precise translations, and his clear analysis make the book a pleasure to read.
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Mentre si trova bloccato in fin di vita in una baita d'alta montagna, uno studioso dell'antica civiltà sumera viene salvato dall'inattesa quanto provvidenziale visita di un misterioso, bellissimo giovane che dice di chiamarsi Azriel e di essere un demone con una lunga e struggente storia da raccontare. Azriel è lo spirito di un giovane ebreo babilonese che per amore verso il suo popolo prigioniero in Mesopotamia è caduto in un inganno ordito da sacerdoti pagani e negromanti, i quali gli hanno strappato l'anima e ne hanno fatto un demone in balia del mago che di volta in volta possiede le ossa delle sue spoglie mortali. Dalla Babilonia dei mille dèi alla Parigi di fine Ottocento, all'Asia Minore a New York, il viaggio di Azriel volge al termine.
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(Talmud Bavli, im perush Rashi ve-tosafot ve-Rabenu Asher. Vienna: L. C. Zamarski & C. Dittmarsch, [1864]-1873. XXIV) is dated 1873. Bound in half cloth and paper-covered boards, leather spine labels with gilt lettering.
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"[An] exemplary study.". --The Jewish Quarterly Review"[An] exemplary study.". --The Jewish Quarterly Review, "[An] exemplary study.". -- The Jewish Quarterly Review, "[An] exemplary study.". --The Jewish QuarterlyReview, "[An] exemplary study.".
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A DIGEST OF COMMENTARIES ON THE TRACTATES BABHA KAMMA, BABHA MESI`A AND BABHA BHATHERA OF THE BABYLONIAN TALMUD London; Trustees Of The British Museum, 1961. Item #32580 Original Cloth. 4to. 18, 314 pages. 26 cm. Fascimile edition. In Hebrew. "Reproduced in facsimile from the unique manuscript in the British Museum Or. 10013." Compiled by Zachariah ben Judah Aghmati; edited, with an introduction by Jacob Leveen. Subjects: Talmud. Bava batra - Commentaries. Talmud. Bava kamma - Commentaries. Talmud. Bava mezia – Commentaries.
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