Il volume costituisce la versione non solo maggiorata, ma in molte parti ripensata e riorganizzata, del fortunato manuale di Storia romana giunto ormai alla sua Quarta Edizione. Il libro ripercorre la storia romana dalle prime attestazioni dei più antichi popoli italici alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, senza rinunciare a seguire le prime fasi dei regni romano-barbarici e dell'Impero bizantino. La storia politica di Roma viene delineata seguendo la lunga parabola di una città che, dalle lotte per mantenere la propria indipendenza e affermare la sua egemonia nel Lazio, è arrivata a dominare il Mediterraneo e l'Europa e a lasciare un'impronta indelebile nella storia. Ogni capitolo è stato dotato di un'introduzione sulle principali fonti antiche che consentono la ricostruzione degli eventi trattati. In appendice al volume si troverà una bibliografia essenziale per chi desiderasse approfondire i temi affrontati e un'aggiornata rassegna di alcuni dei siti Internet di maggiore interesse per lo studio del mondo romano. Quadri cronologici, schemi, stemmi familiari e un ampio apparato cartografico, ulteriormente arricchito, aiutano il lettore a seguire la narrazione storica. Al manuale è affiancato un volume di Fonti per la Storia romana, opera del medesimo gruppo di autori, rivolto a quanti desiderino un contatto più diretto con testi e documenti significativi per ripensare la storia del mondo romano nella sua lunga evoluzione.
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Il poeta Guido Ceronetti raccoglie in questo volume alcune delle più importanti composizioni di Kavafis. Un percorso, attraverso l'andamento musicalmente colloquiale della sua lingua, nei luoghi dello spirito e in quelli della memoria, in cui si accavallano eventi dell'epoca bizantina o ellenistico-romana, insieme a scorci della sua città natale. I temi e i motivi della poetica di Kavafis - l'incertezza e la difettosità del piacere, l'inafferrabilità della bellezza, il vedersi invecchiare consapevoli di desiderare ancora - sono, come conclude lo stesso curatore, "bruciori e malinconie poetiche di chiunque abbia sensibilità e mente".
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Il nucleo centrale del testo è di carattere narrativo e consiste nella descrizione delle vicende di un caso "paradigmatico" di narcisismo patologico, totalmente frutto di fantasia. Il protagonista del racconto assomma in sé le caratteristiche salienti del disturbo narcisistico di personalità, elencate nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), pubblicazione di riferimento per psichiatri e psicologi clinici, edito nel 2013 dall'American Psychiatric Association, e pubblicato in lingua italiana l'anno successivo. I restanti capitoli del libro gravitano attorno al succitato racconto e sono stati pensati in funzione di un opportuno inquadramento del concetto di narcisismo nel suo declinarsi nel corso di più di un secolo di elaborazione teorica e di pratica clinica: agli sviluppi di tale concetto, a cui il pensiero psicoanalitico ha fornito un contributo fondamentale, è dedicato il III capitolo. Il testo si apre con l'esposizione del mito di Narciso, inserita in una cornice storico-mitologica, che mette in luce, tra l'altro, il susseguirsi di studi sulla mitologia e su ciò che essa ha significato per intere comunità, dalla classicità greco-romana ai giorni nostri. Altre tematiche trattate riguardano le radici culturali e sociali del narcisismo, entro cui viene dato spazio al dibattito sugli eventuali aspetti narcisistici del nostro stile di vita, dibattito che si è radicalizzato al punto da spingere alcuni ricercatori a sostenere che la nostra società sarebbe contagiata da un'epidemia di narcisismo. Il quinto e ultimo capitolo riporta i dati di due mie ricerche (di cui una in collaborazione) sulle dinamiche narcisistiche di due ampi gruppi di studenti universitari, da cui emerge una chiara tendenza verso atteggiamenti e comportamenti non narcisistici.
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