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  1. Cammini sul mare. Speciale

    "Meridiani Montagne", la rivista monografica bimestrale di montagna e di cultura alpina, accompagna i lettori nell'esplorazione delle cime più importanti dell'arco alpino con passione e senza tralasciarne il percorso storico e antropologico. "Meridiani Montagne" presenta la meta affrontandone tutti gli aspetti: l'alpinismo, l'escursionismo, la storia, il cinema, la cucina, i libri... Ogni monografia è corredata da una cartina inedita con tutti i percorsi, i rifugi e le informazioni utili all'escursionista.

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  3. Piccolo manuale per conoscere le emozioni

    La conoscete la storiella dell'ubriaco che cercava le chiavi di casa alla luce di un lampione? Un passante curioso gli chiese come mai le stesse cercando proprio lì, dove evidentemente non erano. La risposta era ovvia: almeno qui c'è luce, spiegò l'ubriaco. Forse anche noi cerchiamo la felicità nei posti sbagliati? Tracciare una mappa che indichi possibili rotte di questa ricerca è l'ambizione di questo manuale. Certo, occorre lasciarsi alle spalle l'ingannevole sicurezza del lampione, ma poi? Negli ultimi anni il disagio e la fatica di vivere non sono più un fenomeno di nicchia, un lusso che riguarda principalmente persone strane e non altrimenti affaccendate, ma coinvolge soggetti a volte insospettabili: potrebbe addirittura riguardare te. L'autore ci propone un percorso per cui l'unica certezza da cui partire è che l'apatia dell'analfabetismo emotivo non è la soluzione. Possiamo anche vagare da soli nel nostro viaggio alla ricerca della felicità che ci compete ma, prima o poi, ci accorgeremo che saper incontrare qualcuno e qualcosa è un sapere necessario. Resta una convinzione che è quasi una certezza: è soltanto imparando ad ascoltare gli altri e a farci ascoltare, senza la presunzione e l'arroganza di chi conosce già la verità, che possiamo crescere, che possiamo cambiare. Il cambiamento è possibile e forse necessario, non esiste una parte di noi e del mondo che sia fissa e permanente, ma a volte una carta geografica e una bussola sono strumenti utili per decidere dove vogliamo andare.

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  4. Storia degli Aleramici

    Gli Aleramici furono un'importante famiglia feudale di origine franca. Quando si parla di dinastia aleramica si pensa subito ai marchesi di Monferrato: questo è stato infatti il ramo più noto (in Italia e soprattutto all'estero) della famiglia sia per l'importanza del territorio da esso governato sia per i prestigiosi risultati conseguiti da alcuni suoi membri nell'Oriente mediterraneo (Terrasanta e impero di Bisanzio). In realtà il casato degli Aleramici, tra tutte le grandi famiglie che intorno all'anno Mille fiorirono in Italia, fu quello che si diversificò in più ramificazioni, dando luogo a numerose dinastie operanti nel basso Piemonte e parte della Liguria occidentale. Pur nella scarsità di documenti a disposizione, e nel rigoroso rispetto della verità storica, l'autore utilizza una narrazione esauriente e completa che non trascura nessun personaggio. Il libro si apre con una introduzione storica utile a inquadrare gli avvenimenti nel loro contesto italiano ed europeo.

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  6. L'impatto sociale degli spazi collaborativi. Modelli, pratiche ed esperienze

    Il termine spazio collaborativo è una "parola ombrello" utilizzata per indicare un insieme ampio di luoghi come coworking, incubatori e hub d'innovazione e creatività. Questi spazi generano importanti impatti economici e sociali in quanto permettono di rispondere alle sfide del mercato del lavoro, di sostenere continui e diffusi processi di creatività e innovazione e di coinvolgere ampie fasce della popolazione attraverso politiche di cittadinanza attiva. Ma come è possibile misurare l'impatto sociale generato da uno spazio collaborativo? Questo libro cerca di rispondere a questa domanda proponendo un modello originale di valutazione dell'impatto sociale generato dagli spazi collaborativi. Il modello si fonda sugli studi di valutazione d'impatto esistenti (social impact, impatto dei festival e delle istituzioni culturali, cambiamento sociale, ecc.) e individua quattro dimensioni (culturale, educativa, attrattività e coesione, imprenditoriale) offrendo un insieme di indicatori di misurazione. Il modello proposto può essere utilizzato in diversi contesti adattando gli strumenti proposti alle specificità dello spazio da valutare e dell'area geografica di riferimento. In tal senso, esso rappresenta un importante strumento sia per monitorare l'andamento della gestione di uno spazio collaborativo sia aumentare l'accountability nei confronti dei diversi stakeholder di riferimento. Il libro raccoglie una serie di pratiche e di esperienze molto diverse tra loro (per dimensioni, fini istituzionali, governance e localizzazione geografica) che vengono raccontate con rigore scientifico da studiosi che da anni si occupano del fenomeno degli spazi collaborativi. Questi contributi sono affiancati dalle opinioni espresse tramite intervista da esperti appartenenti a realtà differenti (economiche, istituzionali e sociali) che stanno portando avanti importanti progetti in collaborazione con alcuni spazi collaborativi.

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  7. Sentieri della Liberazione in Piemonte. Escursioni tra storia e natura nei luogh

  8. Il gatto e il diavolo-I gatti di Copenhagen. Testo inglese a fronte

    Tra i più grandi scrittori del XX secolo, James Joyce fu anche un narratore di brevi storie per il nipotino Stephen James Joyce, figlio di Giorgio, il suo primogenito. Il libro che presentiamo raccoglie proprio quelle due uniche storie per ragazzi scritte in forma di lettera: "The Cat and the Devil" e "The Cats of Copenhagen". In una lettera al nipote Stephen di quattro anni, datata 10 agosto 1936, James Joyce narra la leggenda del ponte del diavolo combinando humour irlandese ed elementi folcloristici di origine popolare francese; in poche pagine, lo scrittore costruisce la storia divertente di una beffa. [...] "The Cat and the Devil" è stato pubblicato postumo per la prima volta in "Letters of James Joyce" [...]. Joyce opera come sempre e fin da subito sul filo dell'associazione o, per meglio dire, di quello stream of consciousness che è la sua invenzione tecnica più nota: dal gatto pieno di dolci a un certo gatto di una certa Beaugency. La figura del "gatto" diventa il catalizzatore dell'affetto di Joyce per il nipote, creando un "ponte" simbolico che permette allo scrittore di superare la distanza geografica da Stevie. Età di lettura: da 6 anni.

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  9. Caffè corretto

    Luca Fanti è uno scrittore che ha perso la sua vena artistica, mentre quella di Carlo Baiocco sembra essere inesauribile o forse frutto di un misterioso ghost writer. Silvia Giano gestisce il suo Baretto in modo impeccabile, grazie soprattutto alla sua bellezza che è imbarazzante almeno quanto il caffè che serve. Meravigliosa e inconsistente, secondo le opinioni dei suoi avventori. Ma niente è come sembra e a mano a mano che la storia di Caffè Corretto si dipana, partendo da Roma per approdare a Mindino, una sperduta borgata del basso Piemonte, ogni personaggio riserverà delle sorprese, dimostrando di essere molto diverso da come si presenta. Silvia è davvero superficiale come tutti pensano? Luca non riuscirà mai più a scrivere un romanzo? Carlo Baiocco merita tutta la fama e i consensi che raccoglie? Chi si nasconde dietro il misterioso ghost writer che si cela dietro il nome "Caffè Corretto"?

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  10. Martinelli Donna Beige Sneakers Da Piemonte Taglia 36

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