Rimini, perla balneare per eccellenza per tutto il Novecento, è ancora oggi tra le mete più ambite del turismo italiano e internazionale. "La Storia di Rimini", a cura di Annamaria Gradara, racconta di questa città e del suo incredibile passato, dalla Preistoria, quando il mare si ritira ed emerge uno splendido lido sabbioso, fino ai giorni nostri. È il 268 a.C. la data cui risale la fondazione di Ariminum da parte della Roma Repubblicana e inizia il grande sviluppo della città. I romani costruiscono due vie di grande valore strategico, la via Flaminia e la Emilia, e monumenti iconici come l'Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio. Dal Dopoguerra inizia una nuova fase per Rimini, lanciata verso il primato di Capitale Europea del Turismo, che prosegue nel Nuovo Millennio quando la città che ha dato i natali a Federico Fellini, continua a rinnovarsi con importanti interventi urbanistici come il nuovissimo Fellini Museum intitolato al grande maestro del cinema.
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Nessun fiume al mondo ha visto scorrere tanta Storia, assistito a eventi così determinanti per i destini dell'umanità intera. Lungo le sue sponde si è generato ciò che siamo. Era un Padre, il Tevere. Addirittura un dio. Eppure è abbandonato, scartato, invisibile, come tutto quello che non è utile alla modernità. È un fiume sconosciuto; percorrerlo oggi, dalla foce di Ostia alle sorgenti in Romagna, è come esplorare una regione esotica, viaggiare tra le rovine d'una civiltà perduta che ha smarrito il contatto con il passato, la terra, il senso del divino. È ancora il fiume simbolo della nazione - forse dell'Occidente -, Storia fatta d'acqua, che custodisce il mito, l'identità, la bellezza e il capolavoro; ma anche via maestra da cui osservare la decadenza dell'Italia, di Roma, degli Appennini che si spopolano, dei borghi passati dal misticismo al materialismo. Risalendo alla sacra fonte, in compagnia di Enea, dei Borgia, di San Francesco e di tutte le figure che hanno segnato la biografia del Tevere, ma anche insieme a personaggi di oggi dal fascino romanzesco, Marzio G. Mian fa confluire nella narrazione altri corsi d'acqua che attraversano territori lontani. Come nello scorrere della vita, paesaggi, incontri e voci si mescolano a formare un'intima geografia, poiché, scriveva T. S. Eliot, il fiume è dentro di noi, il mare tutt'intorno a noi.
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"Meridiani Montagne", la rivista monografica bimestrale di montagna e di cultura alpina, accompagna i lettori nell'esplorazione delle cime più importanti dell'arco alpino con passione e senza tralasciarne il percorso storico e antropologico. "Meridiani Montagne" presenta la meta affrontandone tutti gli aspetti: l'alpinismo, l'escursionismo, la storia, il cinema, la cucina, i libri... Ogni monografia è corredata da una cartina inedita con tutti i percorsi, i rifugi e le informazioni utili all'escursionista.
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È tornato centrale nel dibattito pubblico il regionalismo differenziato: una questione cruciale per gli esiti che potrà produrre sulla coesione politica, sociale ed economica di un Paese nel quale il dualismo territoriale Nord/Sud non è mai stato superato. La questione merita, per questo, molta cautela: occorre prestare attenzione, da un lato, a non demonizzare quel diritto alle diversità che il riconoscimento costituzionale delle autonomie comporta e, dall'altro, a non sottovalutare i rischi di disgregazione sociale che un percorso non governato verso l'autonomia differenziata potrebbe implicare. Prima di avviare quel percorso, pertanto, sarebbe ragionevole preoccuparsi di conoscere la macchina amministrativa che dovrà affrontarlo. L'Italia non è nuova all'avvio improvvisato e approssimativo di processi di cambiamento che, pur sostenibili sulla carta, non risultano tali in termini di praticabilità istituzionale e organizzativa. Serve ora - prima dell'approvazione di una maggiore autonomia, e non dopo - la radiografia comparata delle Regioni italiane, non tanto in termini di politiche intraprese, quanto di buon funzionamento della macchina amministrativa e della sua sostenibilità ESG, misurati in termini di capacità di bilancio, di governance, di gestione del personale, di qualità dei servizi erogati, di integrità degli appalti, di impatto ambientale. Questo libro offre esattamente quella radiografia: analizza, infatti, in chiave comparata i dati pubblicati dalle Regioni, attraverso l'Indice di Capacità Amministrativa. I risultati dell'analisi confermano, in primis, che il divario tra Nord e Sud non è, purtroppo, un luogo comune. È un divario, innanzitutto, tra Regioni ricche e Regioni povere, prima ancora che tra diverse collocazioni geografiche, ma soprattutto è un divario tra Regioni capaci di amministrare la macchina pubblica e Regioni che lo sono poco, se non molto poco. I dati rilevati raccontano anche che, su quel divario, non sembra incidere in modo decisivo l'autonomia statutaria vigente per alcune Regioni italiane, contrariamente a quanto comunemente si sente affermare. Le Regioni con migliore capacità amministrativa, infatti, non sono quelle a statuto speciale, ma quelle a statuto ordinario e, in primis, l'Emilia-Romagna, il Piemonte, la Lombardia. Anche tra le Regioni del Sud risulta essere più accountable e performante la Puglia, Regione a statuto ordinario, rispetto alla Sicilia, Regione a statuto speciale. Prefazione di Nicola De Michelis.
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"Meridiani Montagne", la rivista monografica bimestrale di montagna e di cultura alpina, accompagna i lettori nell'esplorazione delle cime più importanti dell'arco alpino con passione e senza tralasciarne il percorso storico e antropologico. "Meridiani Montagne" presenta la meta affrontandone tutti gli aspetti: l'alpinismo, l'escursionismo, la storia, il cinema, la cucina, i libri... Ogni monografia è corredata da una cartina inedita con tutti i percorsi, i rifugi e le informazioni utili all'escursionista.
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Baccalà alla vicentina, risi e bisi, bigoli in salsa, fegato alla veneziana sono tra i piatti più noti, ma il panorama esplorato da questo ricettario è molto più ampio. Dalle cime delle Dolomiti alla laguna e al mare, dalla pianura ai confini con Lombardia ed Emilia-Romagna alle aree collinari, il Veneto è una regione vasta e differenziata, per caratteristiche pedologiche e climatiche. Ne deriva una grande varietà di prodotti agricoli e ittici, che hanno dato origine a una cucina ricca e articolata, rimasta legata più che altrove al territorio e alla sua cultura. Il lungo dominio di Venezia, grande potenza marinara ed emporio commerciale aperto a tutto il mondo allora conosciuto, ha determinato accostamenti insoliti (l'agrodolce, il dolce salato), trionfi di spezie, prestiti di Paesi lontani. Aspetti individuabili anche nella cucina delle case e delle osterie, di cui questa raccolta propone ricette talvolta filologicamente tradizionali, talaltra reinterpretate per renderle meglio rispondenti alle esigenze e ai gusti di oggi.
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