"Bodies, Noise and Power in Industrial Music" è una raccolta completa che esplora il genere della musica industriale. Questa raccolta analizza il ruolo della musica nella formazione delle identità (sub) culturali e mette in luce l'influenza della tecnologia sulla produzione musicale. Con radici che risalgono agli anni '70, la musica industriale si presenta come un genere ruvido, trasgressivo e radicalmente carico. Il paesaggio sonoro è intenso e potente, caratterizzato da immagini tabù e da tematiche che affrontano l'autorità e il controllo. Un elemento centrale del genere è l'impegno critico con le configurazioni del corpo e il potere ad esse associate. L'approccio interdisciplinare di questa raccolta analizza i temi del corpo (animale, umano, macchina), del rumore (ritmico, duro) e del potere (autorità, istituzioni, legge) in vari elementi della musica industriale. I capitoli offrono una prospettiva variegata e intersezionale, che include anche le opere di musicisti industriali neri e le collaborazioni di donne arabe e nordafricane. Invece di fornire un contesto storico, i contributi interpretano le sfumature estetiche e i discorsi attorno ai corpi fisici e al potere nel genere, ampliando i confini dell'"industriale" e spostando l'attenzione oltre la musica industriale europea bianca.
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